Cosimo Damiano Fonseca
Primo Rettore dell’Università della Basilicata, Accademico dei Lincei
L’on. Emilio Colombo e l’Università degli Studi della Basilicata
L’on. Emilio Colombo non ebbe apparentemente un ruolo determinante nella nascita e nello sviluppo dell’Università della Basilicata e non perché non fosse stato attento al peso socialmente rilevante che una istituzione di cultura superiore avrebbe potuto avere entro il microcosmo lucano quanto invece per i mutamenti politico-istituzionali intervenuti negli anni Settanta del “secolo breve” con l’entrata in vigore dell’ordinamento regionale e del conseguente protagonismo su alcune scelte pianificatrici assunte dai quadri decisionali locali. Va comunque detto che al “Presidente” non erano estranee le problematiche sull’Università e sui suoi ordinamenti: tra il 1960 e il decennio successivo egli aveva operato all’interno dell’Università Cattolica di Milano prima come Consigliere poi come Presidente dell’Istituto Toniolo, l’ente fondatore e finanziatore dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, chiamato da Padre Agostino Gemelli.
Comunque ciò che è certo e documentato è che nel 1967, il 18 marzo, il Circolo la Scaletta di Matera promuoveva una tavola rotonda sul tema Università in Basilicata problemi e proposte, pubblicandone immediatamente gli Atti e che due anni più tardi, il 20 dicembre 1969, al Senato della Repubblica da parte dei Senatori Verrastro, Scardaccione, Schiavone, Morlino, Russo, De Marsi, Murmura, Coppola, De Vito, Del Nero, Zaccari, De Zan e Smura veniva presentato un Disegno di legge (n. 1027) dal titolo “Istituzione dell’Università della Basilicata”.
Emerge così il nome di colui che diventa l’interlocutore privilegiato dell’on. Colombo per quanto attiene la nascita dell’Università della Basilicata, il sen. Vincenzo Verrastro, il quale prima come Presidente della Provincia di Potenza poi come Presidente della Regione Basilicata con tenacia e lucida determinazione seguirà le vicende dell’Ateneo sino al suo inserimento nel titolo VI della legge 219 /1981 che anticipò rispetto alla Regione Molise – l’altra Regione che era priva di strutture universitarie statali – il suo ingresso nel sistema universitario nazionale.
Alla presidenza Verrastro della neonata Regione Basilicata si deve tra l’altro la stipula della convenzione tra l’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione e il Centro di Formazione e studi per il Mezzogiorno (FORMEZ) cui venne affidato il mandato, il 28 gennaio 1972, di predisporre lo Statuto della futura Università Lucana. In questa Commissione compaiono i nomi di Carlo Ajello, Presidente dell’IBRES, Pietro Balbo (Italconsult), Sabino Cassese (Università di Urbino), Francesco Curato (Oti), Carlo Donnolo (Centro Cosmos, Napoli) e Rocco Mazzarone (Dam).
Non è questa la sede per seguire partitamente le vicende degli ultimi otto anni del decennio 1970-1980 sino a quando fu inserita nella legge 219/81 l’istituzione dell’Università degli Studi della Basilicata, quanto piuttosto la provvida occasione per mettere in doveroso risalto questa sorta di operosa intesa che intercorse tra il sen. Verrastro e l’on. Colombo, ambedue interessati al “buon cammino” della nuova istituzione, ma nel contempo rispettosa sino alla scrupolo delle rispettive competenze.
Chi scrive ne poté percepire personalmente il tono in numerose circostanze come, ad esempio, quando si trattò da parte del Ministro della Pubblica Istruzione, on. Guido Bodrato, di nominare quattro dei dodici membri elettivi dei Comitati Ordinatori delle Quattro Facoltà previste dalla legge; il Ministro ritenne di consultare il Presidente Colombo il quale peraltro non aveva potuto firmare, a differenza dei rappresentanti dei gruppi parlamentari eletti in Basilicata, in quanto Ministro in carica del Governo.
Nella stessa visita di cortesia a chi scrive, all’indomani della sua elezione all’ufficio rettorale della nuova Università, il Presidente Colombo non avanzò alcuna richiesta se non quella di essere “informato” sugli eventi significativi del nascente Ateneo e, in proposito, mi indicò quale possibile interlocutore il sen. Vincenzo Verrastro che divenne poi il primo Presidente del Consorzio Universitario Lucano.
D’altro canto non era del tutto ignota la mia intransigenza nel rivendicare l’autonomia dell’Università come ebbi modo di illustrare a chiare lettere in occasione di una storica seduta del Consiglio della Regione Basilicata presieduta dal futuro Senatore prof. Romualdo Coviello. Si constata allora che l’esempio del Presidente Colombo aveva contagiato le istituzioni.
Nota bibliografica
C. D. Fonseca, L’Università degli Studi della Basilicata, Utopia e progetto, Galatina 1994; V. Verrastro, La Società consortile per lo sviluppo dell’Università della Basilicata, in “Basilicata Università”, 1 (1984), pp. 17-18; C. D. Fonseca, Vincenzo Verrastro e l’Università degli Studi della Basilicata, in Una vita a servizio della popolazione lucana, a cura di Valeria Verrastro, Avigliano 2009, pp. 127-139. Una fonte preziosissima per le vicende delle origini dell’Università della Basilicata, si può ricavare dal volume Rocco Mazzarone e il suo archivio, a cura di C. Biscaglia, M. Ginnetti, Venosa 2019 (Deputazione di Storia Patria per la Lucania. Fonti e studi per la storia della Basilicata, vol. XII, pp. 404-410). Sono grato alla dott.ssa Carmela Biscaglia per la segnalazione dei documenti riguardanti l’Università della Basilicata nn. 1087-1106.
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